lunedì 28 marzo 2011

Qual è la MIA parola?

In questi giorni sto leggendo un libro bellissimo: "Mangia, prega, ama", di Elisabeth Gilberth. Mi piace perché ironico, intelligente, delicato e potente come solo un libro scritto con il Cuore sa essere. E forse anche perché mi viene spontaneo identificarmi con l'autrice/protagonista. Le somiglio molto. E questo mi fa sorridere. Come minimo ogni volta che leggo una frase e penso: ehi, io l'avrei scritta nello stesso modo!
Comunque, non è del libro in sé che voglio parlare, almeno non fino a quando sarà incompleto sul comodino vicino al letto.
In un capitolo del libro, la protagonista è in Italia, e un ragazzo italiano le fa un'osservazione che mi ha colpita. E che sento vera.
Ogni persona, lui dice, ha una parola in particolare che la caratterizza, la identifica, e lo stesso vale per ogni città. Se vivi nella città che porta il tuo stesso nome, la tua stessa parola, allora sei a Casa.
La protagonista si interroga su quale sia la propria parola e solo dopo mesi riesce a trovarla.
Mi sono chiesta, leggendo, quale fosse la MIA parola.
Automaticamente, il mio cuore ha risposto. AMORE.
Scontata, mi sono detta. E presuntuosa. No, cercane un'altra.
MAMMA? Beh, certo sono mamma, e lo sono con tutto il cuore, ma non è una parola che mi identifica in maniera univoca e completa. Me la sento cucita addosso, come un vestito fatto su misura, ma non è il sangue che mi scorre nelle vene.
AMORE.
Ho detto di no! Presuntuosa!
GIOIA? Mi piace, mi fa sorridere. Mi sento molto affine.... tranne quando stanotte ho preso a pugni il cuscino dopo una settimana di sonno sfuggente. E nemmeno quando ho pensato, al suono della sveglia, dopo essermi appisolata da tre minuti di orologio "MA VA A FARTI....... un bel giro!" E ad essere onesta, nemmeno quando il cane ha fatto la pipì in casa l'altro giorno. No, direi che gioia non è proprio adatta a me.
AMORE.
Ancora????? Ho detto di noooooooo!
SCRITTRICE? Forte della mia nota dell'altro giorno ho pensato: ecco, ci siamo. Scrivere è il mio respiro, no? Esatto, è quello il punto. E' il mio respiro, non è ME.
Uffa!
AMORE.
Ok, sentiamo, perché pensi che Amore sia la MIA parola?
Semplice, risponde la mia Anima, divertita. Per tutte le volte che hai avuto la sensazione che il cuore ti esplodesse nel petto perché non esiste cuore umano in grado di contenere tutto quell'Amore che ti colora le pareti dell'Anima, per tutte le volte che hai pianto quando un'Amica stava male, e per tutte le volte che hai guardato il telefono, di notte, sperando che quell'Amica ti chiamasse, invece di piangere da sola tutta la notte come al suo solito. Per tutte le volte che scrivendo pensi: ecco, queste parole farebbero bene a "tizia", o asciugherebbero le lacrime di "caio". Per tutte le volte che ti sei fermata, hai chiuso gli occhi e hai ringraziato Dio, o chi per lui, perché la capacità di Amare gli altri è il dono più bello che qualcuno potesse fare all'uomo.
Ok, basta, dico alla mia Anima, che incalza con i suoi "per tutte le volte che...". Sono tante allora, le persone che conosco che potrebbero dire che AMORE è la loro parola.
Lo so, mi risponde l'Anima con un sorriso. Pensa che bella città potrete costruire, insieme.

venerdì 25 marzo 2011

Scrittrice o non Scrittrice? This is the problem....

Ho "discusso" con una persona, oggi dal medico, sul significato del termine "Scrittrice". Una discussione che mi ha spinto a chiedermi se io posso essere considerata una scrittrice.
Secondo lei, no. Perché non mi mantengo scrivendo, non è quello il modo in cui mi guadagno da vivere, non è la mia professione.
E ha ragione. Non so nemmeno se lo diventerà mai, anche se, sono sincera, l'idea di mantenermi facendo la cosa che più Amo al mondo, non è che mi dispiacerebbe.
Quindi no, non vivo facendo la scrittrice, non mi ci pago le bollette e non scrivo certo il termine "scrittrice" in un ipotetico biglietto da visita. (A onor del vero, suonerebbe bene. Un cartoncino bianco, semplicissimo, con una rosa rossa all'angolo superiore sinistro e il mio nome scritto in caratteri eleganti, con accanto - Scrittrice. Mica male no?)
Però.... non passa giorno senza che io scriva qualcosa, una qualsiasi cosa. La giornata è disperatamente vuota e incompleta se non lo faccio.
Ho altre passioni, tantissime, come disegnare, cucinare, lavorare con le mani dando forma ad anonime perline, passeggiare, andare al cinema, ascoltare musica, leggere, andare a teatro, giocare, persino parlare (ebbene sì, lo ammetto). Ma nessuna di queste può essere paragonata anche solo lontanamente alla scrittura.
Per me scrivere è respirare. Non respiri perché ti piace sentire l'aria che attraversa i polmoni (anche se chiudere gli occhi e ascoltare l'aria è uno dei piaceri della vita), respiri perché se no muori. Nessuna persona sana di mente può dire "oggi non ho voglia di respirare". Non ti chiedi se ne hai voglia, lo fai e basta, e lo fai senza deciderlo... fa parte di te, della tua natura, e non puoi definirla una passione.
"Di cosa sei appassionato?"
"Del respiro."
Chi mai potrebbe considerare il respiro una passione, o un mestiere? No! E' una necessità, un bisogno impellente, è la vita che scorre e non possiamo fare niente per impedirlo, né vogliamo farlo.
Disegnare, invece, tanto per fare un esempio tra le mie tante passioni, è come mangiare una pizza. E' bellissimo, e dà una soddisfazione enorme! Non potrei vivere senza mangiare una pizza ogni tanto, ma nemmeno morirei se non ne mangiassi per un po'. Non è un bisogno, è un piacere, e non mangi la pizza quando non ne hai voglia, non è la tua vita. E' un dono che ti fai, ma ne puoi benissimo fare a meno senza eccessivi traumi. Ci sono periodi che mangerei pizza tutte le sere, e periodi in cui preferisco l'insalata mista. E' un piacere e può benissimo capitare che un giorno io dica: "oggi non ho voglia di mangiare la pizza". (beh, in effetti accade abbastanza raramente!)
Ecco. Scrivere è respirare, e disegnare è la mia pizza.
Per questo posso dire che sì, io sono  una scrittrice, perché nelle mie vene scorre inchiostro, perché se non scrivo muoio, letteralmente.
Forse scrivere non mi paga le bollette, ma mi tiene in vita. E non è poco, mi pare.

mercoledì 23 marzo 2011

Metamorphosis

E' scritto nella vita di ogni persona: il cambiamento.Quella metamorfosi che fa sì che non siamo mai quello che eravamo il giorno prima. Ogni persona che incontriamo, ogni musica e sinfonia che ascoltiamo, ci rende diversi.
A volte, il cambiamento è più radicale di altri: come bruchi che si richiudono nel loro mondo e diventano farfalle.
Chissà se il bruco alza mai gli occhi al cielo, chiedendosi se riuscirà mai a risollevarsi da terra. Forse guarda le farfalle che gli volano accanto per qualche istante, prima di librarsi verso l'azzurro, e pensa che volare non farà mai parte delle sue possibilità. Forse si dà anche dello stupido per averlo desiderato.
Poi, improvvisamente, tutto cambia. Senza che il bruco possa fare niente per fermarla, arriva la metamorfosi. si rinchiude nella sua crisalide, morendo un po' di più ogni giorno. Chissà se sente il dolore delle ali che crescono, se ha paura, se capisce cosa sta succedendo. Quando ero rinchiusa nella mia crisalide, non avevo idea di quello che stava accadendo, sentivo solo il dolore, che mi accecava fino a farmi impazzire. Eppure, stavo solo facebdo crescere le ali. Senza quel dolore, non sarei farfalla, non saprei volare.
E così il bruco un bel giorno spiega le ali. Il miracolo è avvenuto, e la vita ha vinto ancora una volta.
E' importante per la farfalla ricordare che una volta è stata bruco. Ma è ancora più importante, per il bruco, sapere che un giorno sarà farfalla.

martedì 22 marzo 2011

Cuore d'Inchiostro

Mi appartiene da quando ero bambina. Un cuore pulsante, fatto d'inchiostro.
Sta lì, accanto a suo fratello, il cuore biologico, e da esso trae ispirazione. E' per quel cuore azzurro che di notte mi sveglio e comincio a scrivere. E grazie a lui se ogni mio istante libero lo passo a trasformare emozioni in parole.
A volte sanguina un po', quando la punta del pennino si intinge in quella meravigliosa cosa che chiamiamo Vita. Si perde a nuotare nei ricordi di suo fratello.
A volte pensa che suo fratello sia più fortunato: tutti sanno della sua esistenza e ne hanno cura. Guai se smettesse di battere. Ma qualche volta è stato ferito, trafitto, spezzato. In quei momenti, Cuore d'inchiostro l'ha salvato, trasformando il dolore in parole, accarezzando l'Anima inaridita.
A volte inizia a scrivere cose per me incomprensibili... muove le mie mani indipendente e testardo, tanto che quando rileggo mi chiedo: ma sono io ad averlo scritto?
Mi appartiene da sempre, e solo io ne conosco l'esistenza. Mi ha tenuta per mano così tante volte che siamo diventati una cosa sola... io e il mio Cuore d'inchiostro.

La famiglia del Mulino Bianco

Lui si sveglia la mattina e sembra reduce da un servizio fotografico. Lei che anche se non si trucca non ha un filo di occhiaie. I figli che non fanno le corse per vedere chi arriva prima a chiudersi in bagno, ma si cedono il posto sorridendo e cantando. Si siedono tutti attorno al tavolo, ridendo e scherzando e tu che li osservi con la tazza di latte in mano, due occhiaie che sembri la moglie di Dracula, la voce impastata post-coma e l'umore che ammazzeresti chiunque si avvicina ti senti una persona orribile perché non riesci ad articolare nemmeno un buongiorno degno di questo nome.
Beh, c'è una novità che tutti conosciamo in realtà, ma a volte ci fa tanto bene ricordarlo: la famiglia del Mulino Bianco non esiste!
Esistono mamme che si svegliano già con la fretta perché hanno mille cose da fare e magari la notte l'hanno passata pure in bianco perché uno dei loro cucciolotti stava male. Esistono papà che lavorano la mattina presto e per quanto vorrebbero non riescono a fare colazione tutti assieme. Esistono bambini che si scorderebbero la colazione se non la trovassero pronta a tavola... e ne esistono altri che vorrebbero averla pronta, ma devono pensarci da soli.
La realtà è sempre ben diversa dalla fantasia televisiva, e poi diciamocelo... a chi piacerebbe una famiglia così impostata che sembra una reclame politica elettorale? Vi assicuro che il giorno che i miei bambini si cederanno il passo per far passare prima l'altro, sorridendo e canticchiando perché è tanto felice di essersi svegliato, gli misurerò immediatamente la febbre!
Ma... a parte l'ironia... sarà anche vero che non c'è la famigliola del Mulino Bianco... ma credetemi, c'è di meglio.
Ci sono Mamme meravigliose, che combattono per la vita dei propri figli, e dedicano a loro ogni istante della loro giornate. Che rinunciano, a volte, alla compagnia del proprio figlio, perché magari ha bisogno di attenzione specializzata e riconoscono di non esserne in grado. Ci sono Padri che per Amore dei propri figli lavorano senza sosta, e quando rientrano a casa la sera, invece di mettersi a dormire come desidererebbero, si buttano a terra a giocare con i propri figli.
Ci sono Donne che non sanno nemmeno più cosa voglia dire passare una giornata con le amiche, o andare dal parrucchiere, perché sono interamente dedicate ai propri figli.
Ci sono Mariti, Uomini stupendi, che mentre la loro donna è seduta accanto a loro sul divano, e non fanno nulla di speciale se non stare insieme, allungano la mano e le fanno una semplicissima carezza. Ci sono Mogli che passano giornate a cucinare e tenere in ordine la casa, e altre che tornano stanche dal lavoro, e pensano anche a che sorpresa fare per il proprio Uomo. Ci sono le urla e le risate intorno alla tavola, ci sono i litigi e i tentativi di non fare i compiti, ma ci sono anche le passeggiate e le piccole grandi scoperte e vittorie di ogni giorno.
Ci sono lacrime di frustrazione perché sembra che gli sforzi non bastino mai... e ci sono le lacrime di sollievo perché un insegnante ti dice che devi essere fiera di tuo figlio. Ci sono i giocattoli in mezzo alla stanza, e le lampadine rotte misteriosamente, e i vestiti sotto il letto... ma ci sono anche i disegni fatti passare sotto la porta della stanza, e gli abbracci improvvisi.
Ci sono le crisi isteriche, e quelle "del solletico"... le arrabbiature e il far pace.
No, la mia NON è di sicuro la famiglia del Mulino Bianco. E ne sono immensamente fiera!

Notti di pioggia

Non so perchè, ma di notte i minuti sembrano ore. E questa notte aveva due ore per ogni minuto. E' incredibile quanto possa essere pieno il fiume di ricordi che viene scatenato da una notte di pioggia. Tu sei lì, che ascolti le gocce che cadono incessanti, e il rumore della pioggia diventa ipnotico e anche se non vorresti (perchè parliamoci chiaro, non sono quasi mai i ricordi belli a venire a bussare), la porta dei ricordi si apre, e non puoi fare altro che lasciarti investire. Fa quasi male alle ossa. Come quando viene la febbre, e tutte le giunture urlano doloranti. Ecco, è più o meno quello che si prova ad aprire quella porta. Vorrei sapere perchè continuiamo ad aprirla anche se lo sappiamo.

Forse esiste una vena di masochismo in ogni essere umano. O forse è perchè siamo consapevoli che tutto è passato, e ci illudiamo che non faccia più male.

Beh, non è vero. Fa male eccome. E anche quando ci metti la consapevolezza di chi sa che tutto serviva, anche quando ci metti la voglia di ricominciare, e anche quando a ricominciare sei riuscito benissimo, quel tuffo nel mare dei ricordi toglie il respiro, e fa male. E non mi vergogno a dir che fa male, perchè dovrei? Perchè devo essere quella forte che sorride sempre? No, sarei quella falsa che sorride sempre, se facessi così. Trovo che ci sia molta più maturità nel dire: ok, oggi giornata di ricordi, e fa male, mi siedo un attimo, faccio i conti con me stessa, e poi domani mi rialzo con una consapevolezza in più: che posso sopravvivere.

Certo che mentre le vivi, certe cose, non lo sai se sopravviverai o meno. E magari arriva quella come me, che ti dice: tranquilla, vedrai che tutto passa, e tu sopravviverai perchè sei forte, tutti lo siamo... tu la guardi e dici, ma questa non sa di cosa stia parlando. Invece lo so eccome.

So cosa voglia dire sanguinare, e non avere nemmeno la forza di fermarlo, quel sangue, e puoi solo restare a fissarlo, quasi affascinata, e ti dici: prima o poi si ferma. Al massimo quando muoio. Ma almeno si ferma. E gli altri che ti guardano e si avvicinano e tu pensi che finalmente un "infermiere" ti aiuterà a mettere insieme i pezzi, invece no, arriva un'altra pugnalata, e giù, altro sangue. E allora in qualche modo capisci che quel sangue lo devi fermare da sola, o non avrà mai fine.

So cosa sia una famiglia "oppressiva", sebbene solo oggi abbia compreso che non si chiama cattiveria, e che le persone non possono dare ciò che non conoscono, ma come potevo pensarla così, quando mi veniva rinfacciato il mio essere diversa, quando avrei voluto fare, dire, pensare le cose a modo mio, e non mi era concesso? So cosa vuol dire quando persone che Ami non ti rivolgono nemmeno più la parola, per il semplice fatto che hai deciso di pensare in maniera diversa dalla loro, perchè hai cercato e ottenuto (a caro prezzo) la tua libertà.

So cosa vuol dire essere dentro una setta, nascerci, vedere il mondo con quella patina di irrealtà messa da altri, e la verità viene distorta come se l'unica immagine che tu abbia mai visto di te e del mondo sia il riflesso deformato dello specchio di un luna park. So cosa voglia dire provare un dolore talmente forte da aprire l'armadio e sbattere tutto a terra e poi sederti tra i vestiti e senti il tuo cuore che fa Crak, e si è spezzato per l'ennesima volta e ti chiedi come diavolo fa a battere ancora. E so cosa significa essere convinti che quella sia l'unica immagine reale, mentre le altre che ti fanno vedere sono distorte. Poi, un bel giorno, alzi la testa, sbirci fuori dal luna park e ti accorgi che invece il mondo è completamente diverso, e allora ti si presenta una scelta. Perdo tutto e ricomincio daccapo, o faccio finta di non aver mai visto il Sole, di non aver mai sentito il Vento, e torno nella mia prigione? e ho anche provato a far finta di niente, perchè credevo di non essere abbastanza forte da volare via. Ma non ci sono riuscita, e ho volato, e in quel volo ho perso tutto, amici, famiglia, lavoro, tutto. Tranne le Ali.

So cosa vuol dire ricevere il primo schiaffo dalla persona che aveva promesso di amarti e proteggerti per sempre. E poi il secondo, e il terzo... e una bella sera ti ritrovi seduta per terra a chiederti come diavolo hai fatto a finire così. E il bello è che una risposta non c'è. Ma ci sono le scuse, e le lacrime, e i dubbi, e i ragionamenti del tipo "ma io lo posso aiutare, se resto con lui forse capirà e cambierà". Non è vero. Sei tu a cambiare. Perdi forma, come un sacco che si svuota e prima o poi non riesce più nemmeno a stare in piedi. E cambi ancora, e anche i contorni si perdono, e non sei più tu, non sei più una persona. E allora sei di nuovo per terra, e ti rendo conto che di nuovo, devi rialzarti, perchè se non lo fai, nessuno ti tende la mano, e se non lo fai tu, anche tua figlia soffrirà per le stesse cose. Il giorno che sono andata via, strisciavo, perchè ero ancora senza forma. C'è voluto un po' per rialzarmi, ma poi ho camminato, e volato. Alla faccia di chi ha sempre detto che non sarei stata capace.

So cosa vuol dire chiederti se sarai mai in grado di perdonare. Pensare a una persona e provare quella rabbia mista a dolore e chiederti se riuscirai mai a essere davvero libera, perchè finchè provi certi sentimenti, sei ancora in suo potere. La risposta è sì. La comprensione e il perdono arrivano sempre. A volte non li riconosciamo, e li scambiamo per debolezza, e stupidamente scegliamo di essere ancora schiavi. A volte li riconosciamo, ma c'è l'orgoglio che è ancora il capo. Alla fine, tornano ancora, e sta sempre a noi scegliere se accoglierli o meno, con la cosapevolezza che perdonare non significa ritornare daccapo, e nemmeno giustificare, ma semplicemente tagliare gli utlimi fili, lasciar andare.

So cosa vuol dire vedere tua figlia che soffre, ascoltarne le urla in ospedale e non poter fare nulla se non aiutare i medici a tenerla ferma, e permetterti di svenire solo quando la vedi dormire tranquilla. So cosa vuol dire improvvisarsi infermiera, psicologa, fingere che tutto vada bene per non spaventarla, quando dentro di te hai la morte che gela il sangue. So cosa sono le notti in bianco passate vicino al suo letto, cantando a bassa voce per tener lontani gli incubi, e andare a lavorare il giorno dopo, con gli occhi che si chiudono e la testa che fa male, e vorresti zittirla quella testa, ma non puoi. So cosa significa combattere per ottenere l'aiuto che a tutti spetta, e vedersi chiudere porte in faccia, e insistere, e farsi odiare, ma poi ottenere quello che per cui si è combattuto, e renderti conto che ancora non basta. E vorresti solo chiudere gli occhi e dormire, per un tempo infinito, e smettere di dover combattere ogni santo giorno della tua vita.

So cosa significa dormire per terra, perchè il letto costa troppo e il frigorifero era più urgente. E lavare la roba a mano, perchè prima della lavatrice servono i fuochi per cucinare. So cosa vuol dire fare a meno di tante cose, e renderti conto che la vita va avanti lo stesso, eccome se va avanti, e non aspetta nessuno, e in fondo è giusto così, perchè chi sta fermo muore. E so cosa siano i sacrifici, e la voglia di andare avanti lo stesso, perchè in fondo stavi peggio prima, quando non eri libera, quando ogni gesto ti faceva paura.

So quanto sia dura rinascere, e quando sangue e dolore si perdano per farlo, e quanto faccia male tornare a casa e non trovare nessuno, ma essere contenta lo stesso perchè trovare la persona sbagliata è cento volte peggio.

Ma....

So anche quanto sia bello volare libera, permettendomi di essere me stessa. So cosa voglia dire vedere tua figlia sorridere e smettere di soffrire e star male. So quanta soddisfazione dia guardare le ferite e accorgersi che il sangue non scorre più, e sei più forte ogni giorno. So quanta soddisfazione si provi a dire: ci sono passata anche io, ma ce l'ho fatta, e quindi puoi farcela anche tu, alza la testa, perchè nnostante tutto la vita merita di essere vissuta.

So quanto sia bella una mattina di primavera e la brezza sulla pelle, e quanto sia bello trovare la persona giusta per te, proprio quando ti sei rassegnata a stare da sola piuttosto che accontentarti di qualcosa di meno. So cosa voglia dire guardare una stella cadente e pensare a un desiderio, e accorgerti che non ne hai, perchè dopo tante lotte, finalmente la tua vita te la sei costruita come la volevi tu.

So cosa voglia dire passare ore al telefono con una cugina che ti conosceva quando non eri davvero tu, e sentirti dire: come sei cambiata, sono tanto felice per te! E so cosa significhi sentirsi dire: grazie per le parole che mi hai detto, mi hai fatto stare meglio. In quel momento, tutte quelle gocce di sangue versate, diventano rose.

So che la Vita a volte sembra voglia ucciderci, ma non è mai così. Continuo, nonostante tutto, a credere nella profonda bontà dell'uomo, perchè il giorno in cui smetterò di crederci, smetterò anche di aver voglia di cambiarlo, il mondo. E non voglio nemmeno accettare ragionamenti del tipo "il mondo va bene così com'è, dobbiamo imparare ad accettare tutto". Eh, no, mi dispiace. Io mi rifiuto di accettarlo, e voglio cambiarlo, accidenti, e poco importa se posso solo esserci, se posso solo parlare e tendere la mano. Certo questo non cambia il mondo, ma di certo cambia il mio angolino.

E so cosa voglia dire ritrovarsi una notte di pioggia a pensare a me stessa, e ai ricordi, e accogliere il mattino come ho accolto ogni parte di me. E dire a me stessa: ehi, sono felice. Perchè quei ricordi non mi hanno uccisa, mi hanno solo formata.

E poco importa se poi mi ritrovo a trasformare in parole scritte i miei deliri, in fondo sono solo una che non può fare a meno di scrivere, e come tutti gli scrittori, non posso evitare di donare me stessa a chi legge.


Qualcosa di me...

Quando ero bambina, avevo la capacità di Sentire le persone. Mi spaventava, perchè non ero in grado di separare quello che sentivo negli altri, da quello che sentivo dentro me stessa... poi, crescendo, ho imparato. Sento ancora gli altri, e credo che sia un dono bellissimo, che Dio ci ha dato, poter sentire le persone. Credo che tutti siano capaci, solo che molti non lo sanno. A me piace Sentire gli altri. Ho visto sulla mia pelle che tutte le persone sono meravigliose... tutte hanno una Luce immensa, anche chi non crede di averla, anche chi si comporta in modi che non condividiamo.
Ho conosciuto tante persone che secondo la logica comune possono essere considerate "cattive"... e ho visto che anche loro hanno qualcosa di buono, e che la loro rabbia è spesso paura, insicurezza, immaturità, per non parlare della sincera convinzione di essere nel giusto. Ecco perchè non giudico mai nessuno... non avrebbe senso. In una partita a scacchi, chi sta dalla parte della ragione? E' solo un gioco... un meraviglioso gioco dove tutti impariamo, cresciamo, e anche chi prende la strada più lunga, è diretto nello stesso luogo.

Sono sempre stata considerata "diversa", o strana, nel migliore dei casi. Scrivo... a volte anche troppo. Abbraccio gli alberi e parlo con gli animali, saluto le persone per strada e sorrido, sorrido tantissimo. Mi piace guardare le persone negli occhi: è il mio dono per loro... permettergli di entrare nella mia Anima attraverso gli occhi.
Sono sempre stata trasparente: quello che sono si vede. Per molti anni è stata una sofferenza, prima che qualcuno mi facesse capire che quella mia trasparenza era la mia forza, non il mio punto debole.

Credo nell'Amore, e chi mi conosce bene lo sa... non solo nelle mie parole, ma in ogni mia scelta, è la mia bussola. Credo che Amare sia lo scopo della vita, quello che tutti cercano senza sapere cosa vanno cercando. Credo che Amore sia dono incondizionato di se stessi... senza paure o riserve o domande. Credo che nessuno possa togliermi qualcosa di mio, di ciò che sono. Al massimo, posso essere arricchita dagli altri. Credo che l'Amore, quello vero, sia molto più complesso di quello che solitamente si crede, più ricco e forte e immenso di quanto possano mai esprimere le parole. Credo che chi Ama sappia distinguere tra affiancare qualcuno e renderlo prigioniero.

Non credo a chi dice che siamo qui per soffrire, nè a chi dice che in un cammino, chi è più avanti è superiore. (Come dire che se sono salita su una scala prima di un altro sono migliore di lui.... che stupidaggine!) Non credo a quell'amore che incatena, nascondendosi dietro bisogni o ricatti emotivi e morali. Non credo che sia vero che chi non ama se stesso non può amare gli altri.... ma credo che chi Ama profondamente se stesso, può Amare gli altri in modo più equilibrato.
Non credo che Amare sia ingenuità, nè credo che vivere intensamente, respirare la vita attimo dopo attimo, sia una perdita di tempo prezioso.

Non c'è un posto che mi senta di chiamare Casa: Sono un'Anima Nomade, e non ho attaccamenti a luoghi od oggetti particolari. Sono soltanto COSE... polvere tenuta insieme da forze elettromagnetiche.
Io sono Casa mia. Ho abitato in tanti posti diversi, e nessuno mi manca particolarmente, eppure ho Amato intensamente ognuno di essi.

Vivo intensamente la realtà... ma non ho mai abbandonato la fantasia. Mi piacciono i draghi, e i libri fantasy, e gli elfi e le fate.... ma mi piace anche l'elettronica e i libri culturali e i saggi.
Perchè limitarsi? La vita è così ricca di cose bellissime, e Dio non ce le avrebbe donate se non avesse voluto che ne godessimo a fondo!

Ascolto tutti i itipi di musica, o quasi.... mi piacciono i quadri, i film, il teatro... e anche il Silenzio.

E sono decisamente folle.... così folle che oggi non ho resistito alla tentazione di regalarvi qualcosa di me.... questa piccola immagine che si riflette sullo specchio dei vostri occhi...

E la Luna sorrise....

Il bambino pensò di poter volare, un giorno, quando avesse imparato a sognare abbastanza forte da diventare lui stesso, il sogno. Allargò le braccia, e immaginò che fossero ali, grandissime ali d'angelo che lo avrebbero portato al di là del mare, e nella sua fantasia, sentì il rumore delle onde, il vento sul viso... e scesero le lacrime sulle guance. Aprì gli occhi, e raccontò il suo sogno alla Luna. E la Luna sorrise.

Il bambino crebbe, e dimenticò che un giorno aveva sognato di volare. La vita spingeva, e le sue giornate erano tutte uguali. Non si chiedeva più se un giorno avrebbe attraversato il cielo, non vedeva più le ali al posto delle braccia. Non chiudeva nemmeno più gli occhi per sentire il mare e il vento. Ma parlava ancora alla Luna, e le chiese una notte come si sentisse a dominare il Cielo. E la Luna sorrise.

Il bambino divenne ragazzo... e dopo ancora divenne uomo. Non alzava più gli occhi alla Luna, e non pensava a volare. Sorrideva poco, e quando lo faceva, se ne vergognava. Lo specchio gli rimandava l'immagine di un uomo stanco, nonostante la giovane età. Stanco di camminare, stanco di non essere vivo. Ma lui non capiva... non vedeva altro che grigio, e il colore del cielo e del mare erano per lui una perdita di tempo. Si convinse che nessuno poteva volare. E la Luna sorrise.

Non riuscendo più a sognare, l'uomo si ammalò, e non trovò nessuno che lo guarisse. Una notte la Luna gli fece un dono. Gli mostrò l'immagine di un bambino che sognava di volare. L'uomo ammirò il viso felice e senza pensieri di quel bambino, e si accorse che gli somigliava: era lui, tanti anni prima. E dopo tantissimo tempo... lacrime scesero sulle sue guance. E la Luna sorrise.

L'uomo decise che voleva tornare a sognare... e si alzò dal letto, aprì la finestra e uscì sul balcone. Allargò le braccia e chiuse gli occhi. Voleva davvero sentire di nuovo le onde sotto di lui, e il vento sul viso... ma non vide nulla. Riaprì gli occhi, deciso a tornare nel suo letto, a soffrire sotto le coperte, quando un riflesso sul vetro catturò il suo sguardo. Era la prima volta che si soffermava a guardarsi davvero. Attaccate alle sue spalle, c'erano delle bellissime ali d'angelo. Stupito, si guardò ancora, e ancora. Ma da quanto tempo erano lì? Decise di metterle alla prova, solo un piccolo salto, nulla di più. Le allargò e prima che se ne rendesse conto, era sul mare, e il vento gli dava il benvenuto. Si avvicinò alla Luna, e la ringraziò, ma lei scosse la testa. “Io non ho fatto nulla. Hai solo aperto i tuoi occhi”, disse. Lui decise che avrebbe aiutato anche altri ad aprire gli occhi e vedere le loro ali. Lo decise nel suo Cuore, e sorrise. E la Luna sorrise con lui.


Vecchie foglie cadono

Quando arriva l'autunno si compie la magia. Il vento investe gli alberi, e le foglie, ormai vecchie, lasciano il loro posto, si staccano. Hanno compiuto il loro destino, e nulla può più trattenerle attaccate a qualcosa che non ha più bisogno di loro. Se restassero appese al ramo, l'albero morirebbe assieme a loro. Non potrebbe far nascere foglie nuove, e non potrebbe ricevere da esse nuovo nutrimento.

Ci sono momenti, nella nostra vita, in cui comprendiamo che dobbiamo lasciar andare le vecchie foglie... farle cadere. Convinzioni che ci hanno accompagnati, hanno fatto il loro corso. Non servono più. Nella migliore delle ipotesi, sono diventate vecchie. Nella peggiore, sono diventate veleno. Se permettessimo loro di restare nella nostra mente, di colorare ancora la nostra Anima, moriremmo insieme a loro. Non potremmo accogliere nuove idee, non potremmo correre il rischio del progresso, emotivo o spirituale. Diventeremmo come alberi inariditi, che non sono più in grado di ricevere dal Sole quello di cui necessitano per vivere.

E allora, come le vecchie foglie che cadono, per sopravvivere dobbiamo lasciare andare i vecchi preconcetti, i vecchi dolori, le vecchie ferite... tutto ciò che ci tiene ancorati al passato, ciò che ci impedisce di respirare il calore benefico del Sole, di accettare la sua Luce. Fa male. Ogni foglia dell'albero grida contro quella che sembra un'ingiustizia. Eppure, dopo le lacrime versate dell'inverno, il freddo spoglio di chi non sa cosa credere, arriva il calore rigenerante della primavera. Arrivano nuove foglie, che nascono da ciò che sembrava morto, e ridonano nuova vita. Accompagnano l'albero vicino al Sole, lo rivestono di Luce, e lui rinasce.

Nuove idee, nuovi punti di vista, che fanno crescere, indomita, la vita.


Libero volo in libero cielo

Arriva il giorno in cui si smette di fare quello che dicono gli altri. Ci si alza, una mattina, e ci si rende conto che la strada che si sta percorrendo non è quella che vogliamo, o quella che abbiamo disegnato. Oppure, accade qualcosa, qualcosa di forte, di grande, che ci spinge a fermarci un attimo e chiederci: “Ma io che ci sto a fare qui? Perchè resto in questo sentiero, se non mi rende felice?”
Non tutti fanno questo passo. Alcuni sentono il richiamo dell'Anima, e poi scuotono la testa, lasciano che vinca la paura, il dubbio, i forse, i ma.... e davanti allo specchio di se stessi si inventano un sacco di giustificazioni. L'essere umano è incredibilmente bravo in questo.
Nessuna di queste due categorie di persone è migliore di un'altra. Semplicemente, una è pronta per il cambiamento... l'altra no. Una ha abbastanza forza e coraggio per saltare... l'altra l'avrà più avanti. E il suo salto non sarà meno bello solo perchè arriverà più in là nel tempo.
Ma... per quelli che sono pronti... per quelli che decidono di saltare, c'è un mondo immenso che attende, fatto di possibilità, di risorse. Un libero volo in un libero cielo.


Preghiera

"IL MONDO NON SI PUO' CAMBIARE."

Ti prego, se posso esprimere questa mia preghiera
perchè giunga fino a Te...
Dammi la determinazione per cambiare il mio mondo,
e l'incoscienza per credere che si possa fare.

"I SOGNI NON SI REALIZZANO."

Ti prego... ascolta questi miei pensieri,
fa che giungano fino a Te...
Dammi l'innocenza per continuare a sognare,
e la testardaggine per combattere,
perchè i sogni diventino realtà.

"IL FUTURO E' INCERTO."

Ti prego.... se solo mi ascolti
se queste parole giungono fino a Te...
Dammi la saggezza per costruire la mia strada
e la capacità di seguirla.

"CHI AIUTA GLI ALTRI CI RIMETTE."

Ti prego, tu che mi osservi...
se il mio battito giunge fino a Te...
Dammi la serenità di accettare l'ingratitudine
e la gioia di accontentarmi di un sorriso...
ma non smetterò di tendere la mano.

"NON BISOGNA MAI FIDARSI DI NESSUNO."

Ti prego... tu che tutto ascolti...
se questo respiro giunge fino a Te...
Dammi la luce per vedere la lealtà,
e la dolcezza per avvolgere di calore gli altri...
Dammi amici che sappiano fidarsi...
a cui io possa abbandonarmi.

"LA GENTILEZZA E' STUPIDITA'."

Ti prego.... tu che gentilmente
lasci che questo canto giunga fino a Te...
Dammi abbastanza intelligenza da capire,
dammi la stoltezza dell'uomo,
che è sapienza davanti a Te.

"CHI AMA E' DEBOLE."

Ti prego.... dammi la forza...
...il coraggio di essere debole.

L'Amore, sempre e comunque

Ci sono giorni in cui ogni passo sembra difficile, e le strade diventano salite e montagne da scalare, le lacrime annebbiano la vista e i sorrisi costano fatica.
In quei giorni, il Mare è agitato e in tempesta, e la nave affonda, la paura avanza.
Ma l'Amore dà la forza per continuare a navigare, e i sorrisi ritornano, il vento asciuga le lacrime, spuntano le ali e si comincia a volare.

Ci sono mattine in cui il freddo striscia sotto le coperte, giù, fin dentro l'Anima, e la pelle diventa ghiaccio, e ferisce fino a far sanguinare il Cuore.
In quelle mattine, l'abbraccio dell'Amore riscalda come Sole d'estate, e la pelle rinasce... il Cuore vive.

Ci sono attimi in cui tutto si ferma, e il respiro diventa pesante, come se una nuvola di piombo accarezzasse i sogni, uccidendoli.
Ma l'Amore rimette in moto il Cielo, e le nuvole diventano quegli stessi sogni che accompagnano, volando libere.

Ci sono notti in cui il Buio uccide ogni speranza, avanzando come esercito crudele, e avvolge case e giardini, facendo seccare persino i pensieri di domani.
Ma l'Amore porta la Luce, che abbraccia il buio fino a trasformarlo anch'esso in Amore, e i fiori tornano in vita, le case ritrovano il sorriso.

Ci sono strade che non sono segnate... le trovi quando cerchi l'Amore... l'Amore, sempre e comunque.

Profili di un sogno a occhi aperti

Sfioro in punta di dita
il profilo di un sogno a occhi aperti,
mentre seguo le note della Sinfonia
scritta da mani sapienti.

(E' tanto il tempo trascorso...)

Accordo la mia voce al coro d'Angeli
tra lacrime di meraviglia
mentre procedo su strade incerte
che gli occhi non raggiungono.

(Suona il pianoforte melodie del Mare...)

Sono le risposte che non conosco
ad abbracciarmi, mostrandomi il domani.
Ora che so d'essere Regina
mi siedo ai piedi del mondo.

Omnia Vincit Amor

Questa è la citazione in calce a tutte le mie mail... Omnia Vincit Amor. L'Amore vince su tutto.
Una volta scrissi le parole che seguono, oggi, rileggendole, ho rivissuto, nascosto in ogni lettera, tutto ciò che questa frase suscita in me.

L'Amore è nell'onda che raggiunge la riva accarezzando la pelle... e poi si ritira portando nella sua infinita immensità il dolore e le domande e i dubbi... E' nel colore del Mare in quel momento magico, quando il pomeriggio è terminato e la sera sta per arrivare... sembra metallo d'argento liquido e io accetto di farne parte... il resto del mondo non esiste... E' quella Forza prorompente... come una cascata fragorosa: nessuno può impedirle di gettarsi giù. Ma l'Amore è anche il placido lago che della cascata raccoglie le acque... e posso sentire la sua limpida calma che entra dentro l'Anima e l'attraversa, la culla.... la comprende.
L'Amore è nell'azzurro intenso del Cielo sereno: lo osservo e ne sento l'intensità dentro me... O nelle Nuvole al tramonto, quando sembrano delle pennellate tinte di rosa acceso.... come potrebbe il Cuore restare indifferente? Ed è nel calore del Sole che accarezza la pelle e il freddo dell'Anima lascia il posto a un dolce tepore che riporta a nuova vita anche se non ne siamo del tutto consapevoli. E' l'abbraccio del Vento, che permette di essere un tutt'uno con la Natura... che avvolge e penetra attraverso i pori della pelle... e lo so che non mi posso sottrarre a quell'abbraccio: è la Natura che mi accoglie, e lo fa senza fare domande e senza giudicare. L'Amore è in quel Cielo stellato che lascia senza respiro e vorrei fare parte di quelle Stelle e dell'infinito, ma nel momento stesso in cui lo desidero mi accorgo che ne sono già parte... sensazione di completezza che giunge inaspettata.
L'Amore è nella Luna, ammiccante e magica, che illumina la mia scoperta di me stessa e lei sa... lei non giudica.... perchè lei stessa ha le sue ombre. Lei sa bene che luce e ombra non possono esistere una senza l'altra... è la luce che crea l'ombra, ed è l'ombra che permette di vedere la luce... L'Amore non sottintende la mancanza di ombre: le accetta come parte indissolubile della luce. Ma l'Amore sa anche che è la luce a svelare le risposte delle domande dell'Anima.
Per questo OMNIA VINCIT AMOR... l'Amore vince su tutto... perchè anche se il mondo vorrebbe convincerci che Amare rende deboli, in realtà non esiste Forza più grande.... l'Amore rende Forti... quando tra le lacrime riusciamo a portare il sorriso, quando alla rabbia sostituiamo la Compassione, quando il Silenzio è complice e non assassino...
E poi... AMOR VITAE ESSENTIAM EST.... L'Amore è l'essenza della Vita... Così che se non c'è Amore non può essere chiamata Vita... e allora, quando io leggo l'Universo negli occhi puliti della mia bambina, sto vivendo. Quando assaporo intensamente tutto quello che faccio, amando quel tramonto che si intravede appena dietro le colline, ma tinge il mare di quel colore metallico quasi irreale... io sto vivendo. Vivo intensamente quando leggendo una poesia, scritta da qualcuno che abita a chilometri di me, sento la mia anima che viene sfiorata e si apre come la corolla di un fiore... e riesco a sentire nel mio cuore quei sentimenti che ha provato chi scrive, e questo è Amore, questa è Vita. AMOR EST VITAE ESSENTIAM... e forse è proprio questo il segreto: colorare di Amore ogni attimo che viviamo, anche quello che ci sembra meno importante... perchè solo facendo così stiamo davvero Vivendo...

Fuori dal tempo

Ex tempore. 
Fuori dal tempo. In quella dimensione in cui la sabbia che scorre attraverso la fessura non cambia l'immagine della clessidra. In quello spazio dove ogni passo è deciso da me stessa, non importa con quanta fatica.
Ecco. Questa sono io. Fuori dal tempo, dentro la Vita.