martedì 10 maggio 2011

In gabbia

È qui che mi risveglio ogni giorno. Ogni volta sento il cuore morire, mentre osservo il mondo attraverso le sbarre che mi hai messo davanti. 
Sono il passatempo delle tue giornate piene di noia, ma rido di te, mentre mi osservi, puntando il dito.

Almeno, io, la mia gabbia la vedo.



domenica 8 maggio 2011

Domande su seta

Nel totale abbandono è la risposta, 
quel perdersi senza più ragione 
tra torride strade dettate dalle mani 
in scie e fremiti - dov'è il Cielo? 

C'erano petali di rosa, nel sogno 
e profumo di te sulla pelle. 
E sei qui, nell'onda inarrestabile 
che mi sorridi - dov'è il Mare? 

Sei come sabbia tra le dita 
e amo sentirti addosso: 
chiudo gli occhi e inarco la schiena 
seguendo il tuo ritmo - dov'è la Luna? 

Cancella il presente con un sospiro, 
domani forse esisterà ancora 
e ieri non avevo pelle da graffiare. 
Ti accolgo in gocce - dov'è il Fiume? 

Adesso ferma il Tempo, 
per una volta sarà spettatore 
di questa rossa e lucida malia, 
come un vecchio voyeur - dov'è la Città? 

Il Cielo è stelle nei tuoi occhi, 
il Mare il canto della tua pelle. 
Ho la Luna nel ventre 
e in ricami infuocati attendo il Fiume. 
La Città non esiste. Oggi. 

giovedì 5 maggio 2011

La nascita della Primavera

Raccontano i vecchi del paese di un giorno lontano, perso nelle antiche memorie. Il mondo era stretto in un gelido, perenne inverno. Si camminava a testa bassa, allora, nascondendo lo sguardo nei passi ghiacciati. La malinconia delle giornate era così intensa e bruciante che i cuori appesantiti strisciavano nella neve, lasciando scie di lacrime e speranze nascoste.
In questo paesaggio spoglio e incattivito, due giovani sfiorarono le loro Anime, intrecciandole in un tenero canto d'Amore. Un calore sconosciuto accarezzava tutti coloro che li osservavano, ma un giorno la tragedia spense ogni anelito di luce. Vinto dalla crudele morsa del freddo, il cuore di lui smise di battere, lasciando la fanciulla immersa nel dolore. L'Amore che provava era così forte che nemmeno la mancanza del suo compagno riuscì a cancellarlo. Disperata, pregò il mondo di prendere la sua stessa vita in cambio di quella dell'uomo che Amava con tutta se stessa: che almeno lui potesse vivere, gioire, godere di ogni istante. La sua angoscia infinita commosse gli spiriti della Terra, che decisero di intervenire. Avvolsero la giovane di colori e profumi, intrecciando fiori tra i suoi capelli. La sua bellezze divenne così grande da sciogliere tutto il ghiaccio attorno a lei, e persino il cuore del suo amato riprese a battere. Il sole, gioioso per il miracolo appena avvenuto, benedisse l'unione dei due giovani, colorando il mondo di speranza. Il freddo appuntito lasciò il posto a dolci armonie. Stupiti dal nuovo paesaggio, gli abitanti del paese riscoprirono il potere dei sorrisi, e i campi portarono il frutto che avevano negato per tanto tempo.
Quella era la prima volta che il mondo rinasceva, ed era stato il vero Amore a permetterlo.
Da quel giorno, ogni anno, nello stesso periodo, la Terra e il Sole celebrano il ricordo dell'Amore puro e disinteressato di una fanciulla, e benedicono il sorriso delle Anime con la Primavera. 


lunedì 2 maggio 2011

Sfiorare una Stella

Quando ero solo una ragazzina, osservavo il cielo notturno, cercando di interpretarne il silenzioso canto.  
Chissà se avrei mai sfiorato uno di quei punti luminosi e brillanti, se ne avrei mai ascoltato i segreti. Il tempo è sempre indifferente ai nostri desideri e sogni. Procede la sua corsa, senza voltarsi a guardare chi resta indietro. Per molti anni ho nascosto il diario della mia Anima con sorrisi di circostanza, creati ad arte per cancellare lacrime troppo dolorose per essere menzionate. Un mattone dopo l'altro, il peso sulle mie spalle era troppo per poter volare.
Mi sono ribellata. Ho smesso di indossare maschere cucite da altri, e ho mostrato a me stessa il mio vero volto. Ho ripreso in mano i miei sogni e plasmato il mondo che mi circondava. È stata dura. Pensavo di non sopravvivere. Ma quando ho rialzato la testa, in mano avevo una Stella.
Dicono che per sfiorare una Stella, sia necessario il coraggio di volare fino alla Luna.